giovedì 11 novembre 2021

GLI DEI DELL'OLIMPO

IL PRIMO DIO DELLA M ITOLOGIA GRECA CHE ABBIAMO CONOSCIUTO E' ADE:
Dio dell'Ade, delle ombre e dei morti,

Appena nato, Ade fu brutalmente ingoiato dal padre. I suoi fratelli seguirono la stessa sorte con eccezione dell'ultimogenito Zeus, che ideò uno stratagemma con la madre Rea, grazie al quale il padre rigurgitò i figli[7].

Ade e Cerbero, il cane con tre teste

Ade partecipò alla Titanomachia, nell'occasione in cui i Ciclopi gli fabbricarono la kunée[8], o elmo dell'oscurità, un magnifico elmo magico in pelle d'animale che gli permette di diventare invisibile: si poté introdurre così segretamente nella dimora di Crono rubandogli le armi e, mentre Poseidone minacciava il padre col tridenteZeus lo colpì con la folgore.

In seguito, ricevette la sovranità del mondo sotterraneo e degli Inferi, quando l'universo fu diviso con i suoi due fratelli Zeus e Poseidone, che ottennero rispettivamente il regno del cielo e del mare.

Viene annoverato saltuariamente fra le Divinità olimpiche, nonostante questo sia contrario alla tradizione canonica; Ade è d'altra parte poco presente nella mitologia, nonostante sia uno degli dei più potenti, essendo essenzialmente legato ai racconti legati agli eroi: OrfeoTeseoPiritoo ed Eracle sono fra i pochi mortali ad averlo incontrato. Inoltre la tradizione lo vuole riluttante ad abbandonare il mondo dell'Aldilà: le uniche due eccezioni si ricordano per il rapimento di Persefone e per ricevere alcune cure dopo essere stato ferito da una freccia di Eracle.

La leggenda lo vuole padrone delle greggi solari, al pascolo nell'isola Erizia, la cosiddetta isola rossa, dove il Sole muore quotidianamente. Il pastore era chiamato Menete.
Tuttavia in queste storie è chiamato Crono, o Gerione.

Lo spaventoso cocchio di Ade era fatto muovere da quattro cavalli neri: Aetone, Meteo, Nonio e Abaste.

Veniva solitamente rappresentato come un uomo tenebroso, barbuto, freddo e serio (ma mai cattivo), spesso seduto su un trono e dotato di una patera e di uno scettro, con il cane a tre teste protettore degli Inferi, Cerbero. A volte si trovava anche un serpente ai suoi piedi. Indossa molto spesso un elmo, oppure un velo che gli copre il volto e gli occhi. Suo attributo era la cappa che rende invisibili.[

OGNUNO DI NOI HA SCELTO UN DIO DELLA MITOLOGIA GRECA E HA FATTO UNA RICERCA SU DI LUI.

DIVISI IN GRUPPI CI SIAMO SCAMBIATI LE INFORMAZIONI SUGLI DEI E ABBIAMO COMPILATO DELLE CARTED'IDENTITA'.

DALLA CARTA D'IDENTITA' SIAMO PASSATI A REALIZZARE DELLE AUTOBIOGRAFIE SEGUENDO QUESTO MODELLO (https://padlet.com/agnese_pianigia/autobiografie_mitologiche):

Io sono Zeus,
re degli dei
signore dei fulmini
padrone dell’Olimpo.
Sono figlio di Crono e Rea:
per mia mano ora
mio padre
giace nel Tartaro.
Di tutte le fanciulle
io sono l’amante.
Per loro sono
pioggia
toro
cigno.
Sono forte
come il tuono
e furbo
come un’aquila.
Io sono Zeus:
il fuoco
che scende dal cielo.


Nessun commento:

Posta un commento