lunedì 29 febbraio 2016

LE PARTI DEL DISCORSO

PER RICONOSCERE PIU' FACILMENTE LE TRE PARTI PRINCIPALI DEL DISCORSO ABBIAMO LETTO QUESTO RACCONTO:

Le parti del discorso

La regina Grammatica aveva tre figli maschi, che si chiamavano Misbrigo,
Parolino e Giulivo.
I tre fratelli erano molto diversi tra loro. Misbrigo era alto e robusto,
sempre indaffarato a costruire qualcosa, sempre con degli attrezzi in mano.
Parolino era piccolo e tranquillo, con un gran paio di occhiali. Gli piaceva
molto leggere e studiare, soprattutto il vocabolario. Giulivo era snello e
grazioso, amava suonare e dipingere e passava le giornate a contemplare i
fiori nei prati o le nuvole nel cielo.
Un giorno la regina chiamò i suoi tre figli e disse loro:

"Ormai siete adulti e dovete imparare a regnare su quello che sarà il vostro
paese. Prendete una bisaccia e un bastone e partite per esplorarlo. Ci
rivedremo tra un anno".
I tre fratelli si misero in cammino.
Arrivarono per primo nel paese dei VERBI.
Qui gli abitanti erano tutti indaffarati. Dalla mattina presto a tarda sera era
tutto un cucinare, lavorare, pulire, cucire, coltivare, vendere, comprare,
correre qua e là.
Anche i bambini non erano mai fermi, ma continuavano a giocare, saltare,
correre, cantare...
Vennero ad accoglierli due nobili personaggi, chiamati AUSILIARI.
"Siamo qui per servirvi ed aiutarvi", dissero.
Il primo era vestito in gran pompa, con abiti d'oro e d'argento e si chiamava
AVERE.
Il secondo aveva semplicissimi abiti di seta, ma di splendidi colori, e si
chiamava ESSERE.
Credo di aver trovato il paese che fa per me – disse Misbrigo – Qui sono
tutti indaffarati e instancabili. Mi troverò benissimo.
Giulivo e Parolino proseguirono il cammino e giunsero ad un grande
paese, che sembrava avvolto da un incantesimo. Tutto e tutti dormivano un
sonno profondo. Ogni cosa era immobile, persino l'acqua nelle fontane e il
fuoco nei camini. Paese dei NOMI, recitava un cartello sghembo
all'ingresso del paese.
Giulivo e Parolino si guardavano in giro con grande stupore. Poi Parolino
indicò un uccello addormentato:
Una colomba – disse -E subito la colomba si mise a volare!
Parolino cominciò a indicare e a nominare tutti gli animali: gatto, cane,
cavallo, formica...
E tutti, all'udire il loro NOME si svegliarono dal sonno profondo.
Allora Parolino passò agli uomini: cuoca, fabbro, contadino, muratore...
Ed ecco l'attività riprese nelle vie e nelle piazze.
Io resterò qui – disse Parolino – C'è ancora tanto da fare. Dovrò svegliare
l'acqua, il fuoco, le nuvole, i fiumi...
Giulivo salutò il fratello e proseguì, saltellando tra i campi e canticchiando
un'allegra canzone.
Svagato, si mise a inseguire una farfalla azzurra e si trovò così alle porte di
una bellissima città, con sette torri dei colori dell'arcobaleno.
AGGETTIVI diceva il cartello coloratissimo sopra la grande porta.
Una torre era alta, una bassa, una larga, una stretta, una storta, una dritta,
una minuscola.
Entrato nella città vide che le case erano una diversa dall'altra.
Una era tonda, l'altra quadrata, una grandissima, una piccolissima, una
maestosa, l'altra poverissima, una linda e radiosa, l'altra povera e scura.
Oh,che magnifico paese! esclamò Giulivo – Vario e fantasioso,
confortevole e accogliente. Credo proprio che mi fermerò qui.
Passò l'anno, come era stato stabilito, poi i tre fratelli tornarono dalla
regina Grammatica.
Bene – disse la regina – Com'è andato il vostro viaggio?
Benissimo – affermò Misbrigo – Io mi occuperò del regno dei VERBI
Io di quello dei NOMI -disse Parolino
E io di quello stupendo e magnifico degli AGGETTIVI – cinguettò Giulivo
Così sia – approvò la regina
Solo una cosa – aggiunse Misbrigo – Abbiamo notato che le strade del
regno sono lunghe e tortuose, a tratti piene di pericoli. Noi invece
vorremmo che i nostri paesi fossero ben collegati tra di loro, così da poterci
incontrare più facilmente!
È un'ottima idea! approvò la regina Grammatica.
E così, in men che non si dica, gli abitanti del paese dei VERBI
costruirono delle robustissime strade, quelli del paese dei NOMI misero i
cartelli bene in vista e quelli del paese degli AGGETTIVI dipinsero tutto
coi colori dell'arcobaleno, adornando ogni bivio con dei bellissimi fiori.
Così i tre regni vissero in pace e armonia sotto la guida dei tre saggi
principi.

Greta Bienati per imparareinpiedi.wordpress.com












Per capire meglio come si fa l'analisi della frase, stiamo utilizzando tanti modi diversi che ci aiutino a visualizzare i diversi "contenitori" in cui vanno sistemate le parole. Questi sono dei cassettini in cui infiliamo biglietti con scritte tante parole diverse





mercoledì 17 febbraio 2016

Cap. 14 Le scimmie alate

"Dorothy guardò dentro il Cappello d'Oro e vide alcune parole scritte sulla fodera. Doveva essere la formula dell'incantesimo, pensò, perciò lesse con attenzione le istruzioni e si mise il Cappello in testa.
Ep-pe, pep-pe, kak-ke...
Hil-lo, hol-lo, hel-lo...
Ziz-zy, zuz-zy, zik!"

Oggi ci siamo divertiti a diventare anche noi piccoli maghi e streghette e abbiamo inventato diverse formule magiche:

INCANTESIMO PER FAR SCENDERE LA PIPI':

Cara pipì,
tu mi piaci perchè sei lì,
e se tanto crescerai
la mia pancia inonderai.

INCANTESIMO PER ESSERE RICCHI:

Soldi soldi venite da me
o se no ti verso il the,
fai che mi compro una Ferrari 
o se no ti lego le mani.

INCANTESIMO PER FARE SCOMPARIRE I FRATELLI:

Fratelli fratelli fra poco scomparirete
preparate i bagagli come volete,
tra suoni e trambusti 
non portate via  i videogiochi dei giusti.

INCANTESIMO PER FARE NON FAR LITIGARE MAMMA E PAPA'

Cara mamma, caro papà,
perchè litigate sempre?
Non litigate per una volta
dovete riuscire,
abracadabra
per favore non litigate più!

INCANTESIMO PER FARE ANDARE AVANTI E INDIETRO IL TEMPO

Caro tempo mio
fermati con un PIO
vai avanti, vai indietro,
va bene anche di un metro.

INCANTESIMO PER NON MANGIARE LA VERDURA DELLA MAMMA

Mamma sei dura
smettila di darmi verdura,
almeno dammi un po' di formaggio
così non diventerò un ortaggio.

INCANTESIMO PER ATTIRARE GLI AMICI FANTASMINI

Caro amico fantasmino
vieni a riscaldarti davanti al mio camino,
lo so che sei aria
ma mi fai vivere una vita varia!

INCANTESIMO PER LA MIA MACCHINA

Oh, la miam acchina non va via
per favore che voi andaste via...

INCANTESIMO PER LA NOIA IN PISCINA

piascina piscina non so che cosa fare,
di certo non posso sognare
che noia che noia
fammi andare a casa e sì che sarà gioia

INCANTESIMO PER VOLARE

Oh vento oh vento
io che sono lento
fammi volare
perchè devo lavorare

INCANTESIMI PER ANDARE IN AEROPORTO

aeroporto aeroporto
non sei proprio come un porto,
ma nel mio cuore 
sempre ti porto
quindi fammi andare in aeroporto

INCANTESIMO PER AVERE RAGIONE

seduto a studiare
a lavorare
con ragione farò il compitone
senza faticar come un bestione

INCANTESIMO PER FAR PRENDERE UN CANE AL NONNO

Nonno caro prendimi un cane
e per favore non farti pregare,
giochi e pazzie con quel cane farai
e vedrai che molto presto ti divertirai.
Corri corri a prendere quel cane matto
fallo subito, fallo di scatto.

INCANTESIMO PER TIRARE LE BOTTE

Bambino sei un bullo
ma smettila di prendere in giro il mio cane Pipullo,
adesso una botta in faccia ti arriverà
e la felicità a me tornerà

INCANTESIMO PER FAR DORMIRE I BAMBINI

Dagli un cucchiaio pieno di caffettino
dagli un bacino,
guai se non ti addormenti
altrimenti ti stacco i denti!

INCANTESIMO PER NON FAR ABBAIARE I CANI DI NOTTE

Dormi dormi cagnolino
che al più presto sarà mattino,
lui si arrabbia e si lamenta
io ti prego come se fossi una polenta,
ora basta e basterà
e vedrai che finirà.

INCANTESIMO PER DORMIRE E NON FARE INCUBI

Incubino incubello
furbo e astutello,
fammi sognare 
vedrai che ti posso pagare.


lunedì 8 febbraio 2016

CAp. 13 IL SALVATAGGIO

"...il primo gesto di Dorothy fu di chiamare a raccolta tutti i Winky e annunciare che no erano più schiavi. Ci fu grande gioia fra i Winky gialli, che la strega malvagia da molti anni costringeva a lavorare duramente, trattandoli con grande crudeltà. Decisero subito che quello sarebbe stato per sempre un giorno di festa..."

Abbiamo approfittato di questo racconto per ricordarci che anche noi italiani abbiamo una festa per celebrare la libertà della nostra nazione, il 25 aprile (https://it.wikipedia.org/wiki/Anniversario_della_liberazione_d%27Italia)


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In questo capitolo conosciamo due tipi di lavoro molto importanti per i winky: l'orafo e il lattoniere.
E noi, da grandi, che lavoro faremo?
Ognuno ha provato ad immaginarsi da adulto e ha scritto una pagina del suo ipotetico diario raccontando la propria giornata da lavoratore:

I lavori che vogliamo fare da grandi sono:

- dottoressa
-  biologa veterinaria
- progettatore di videogiochi
- ingegnere della Ferrari
- architetto,
- operaia
-  proprietaria di un canile/gattile
- dentista
-  pilota di aerei
- presidente di una fondazione che aiuta i bambini
-  segretario
- attore
- maestra
- veterinaria
- dentista
-  benzinaia
- impiegato
-  maestra di ginnastica


la propietaria di un canile gattile



il presidente di una fondazione che aiuta i bambini

il dentista

la benzinaia

l'attore

il controllore di alberghi

il pilota di aerei

l'operaia

la maestra

l'architetto

il creatore di videogiochi e il tassista

l'ingegnere della Ferrari

la veterinaria

l'impiegato

la veterinaria

la dottoressa

la dentista



mercoledì 3 febbraio 2016

IN VISITA AL MUSEO EGIZIO

Oggi siamo andati al Museo Archeologico di Bologna per fare una visita animata della mostra "Egizi: splendore millenario".
Il laboratorio si intitolava "Ad ognuno il suo look", e aveva lo scopo di farci conoscere le abitudini e le tradizioni degli antichi egizi nell'abbigliamento.
Arrivati a Bologna abbiamo visitato S. Petronio...

...e la Sala Borsa. Fuori abbiamo letto la lapide in memoria dei Caduti e abbiamo ripensato a tutto quello di cui abbiamo parlato durante la Giornata della Memoria

Arrivati al museo abbiamo incontrato la nostra guida e osservando i reparti della mostra abbiamo scoperto come si vestivano gli antichi egizi

UOMO DELL'ANTICO EGITTO (parrucca corta e gonnellino semplice)





Scriba: gonnellino in lino e parrucca corta

La donna dell'Antico Regno (abito lungo di lino quadrettato)

Il faraone (copricapo di lino con righe orizzontali di fianco al viso, diadema con serpente)

Osiride (scettro ricurvo, frusta, corona bianca con due piume di struzzo, diadema con cobra)

lo sciacallo

armi dei guerrieri

diadema

gioielli e ornamenti

Il sacerdote (lunga treccia, pelle di leopardo, testa rasata)

Uomo e donna del nuovo regno (parrucche più lunghe, abiti più elaborati)

Il generale (grandi collane d'oro)

Ra Dio del sole (grande disco sulla testa)
Terminata la visita alla mostra, ognuno ha dovuto trovare la maschera o l'abito del personaggio che gli era stato assegnato.