martedì 20 novembre 2018

LABORATORIO CDI 3: LA FIDUCIA


19/11/2018
Gioco iniziale: in cerchio, ci passiamo una pallina immaginando che sia qualcosa di molto importante per noi.
Martina ha un cucciolo di cane
M. ha un diamante
L. ha un leone
A. ha un diamante
M. ha una pistola finta
A. ha un robot
R. ha un braccialetto
S. secondo noi ha un uccellino
G. ha un cristallo
I. ha un diamante
S. ha un cucciolo di gatto
S. ha un diamante
S. ha un diamante rosso
A. ha un cucciolo di gatto
Lucia ha un bellissimo libro
D. ha un diamante
V. ha un cucciolo di cane
J. ha un pony
Sara ha un panino con la mortadella














Martina: “Perché abbiamo passato la pallina come se fosse una cosa preziosa? Cosa dobbiamo avere verso gli altri per passare le cose preziose?”
-          R.: “della gentilezza”
-          A.: “fiducia, perché gli do qualcosa di importante”
E’ importante x voi la fiducia? Cosa possiamo affidare agli altri se abbiamo fiducia in loro?
-          V.: “del sapone”
-          A. :”un segreto”
-          A.:”posso chiedere aiuto”
Oggi parliamo della FIDUCIA.
Ognuno dice una persona della quale ha una grande fiducia:
I.: di G.
A.: di mio papà
S. :di mio fratello
S.: di mia mamma
M.: di mo fratello e di mio padre
J.: di mamma e papà
D.: di mia sorella
G.: di Ilaria
A.: di L.
S.: di L.
V: di papà
R: di G.
A.: della mia migliore amica
L.: di papà
M.: di mamma
Qual è la ricetta per la fiducia? Cosa deve avere una persona perché ci fidiamo di lei?
-          A.: “essere nati lo stesso giorno”
-          V.: “se gli dico una cosa non la deve raccontare”
-          M.:”mi sta a sentire, è coccoloso e mi invita a casa sua”, “giocare sempre insieme”
-          A.:”mi aiuta quando faccio gli esperimenti”

Quindi ci fidiamo di chi ci dedica tempo, affetto, attenzioni e ci rispetta.
Facciamo un gioco per vedere a volte quanto è difficile fidarsi, è il gioco del taxi. Si gioca a coppie, chi è dietro chiude gli occhi e appoggia le mani sulle spalle del compagno davanti che lo guida per lo spazio dell’aula. Non si può parlare.


















Come è andata?
A.:”Così così, un po’ mi fidavo e un po’ no”
S.:”Così così perché non sapevo dove andavo”
Adesso avete capito cosa vuol dire il detto “Mi fido ciecamente ”

Sul foglio che vi ho dato c’è disegnato un bebè che rappresenta tutti voi bimbi. Di fianco c’è un cuore dove si deve disegnare come si sta oggi. 



Sul viso del bimbo disegniamo l’emozione che mostriamo agli altri. Quando il nostro cuore è triste cosa facciamo vedere agli altri? E quando siamo arrabbiati o felici?
























                                    In cerchio mostriamo il nostro lavoro ai compagni.



Osserviamo che sono tutti molto diversi.
R.: cuore e viso innamorati
J.: cuore e viso innamorati
M.: cuore e viso arrabbiati. “Ma non sono sempre così, mi sento ogni tanto quando litigo con un mio amico”
S.: cuore rilassato e viso felice. “Stavo pensando che a volte mi sento così”
S.: cuore triste e viso arrabbiato
Succede spesso di mostrarsi arrabbiati quando il cuore è triste!
Quando il vostro cuore prova un’emozione diversa da quella che mostrate, almeno alle persone di cui vi fidate riuscite a dire come state veramente?
S.: a volte sì, a volte no.
V.:” no”
A.: “no”
Forse può valere la pena di dire alle persone di cui ci fidiamo come ci sentiamo realmente!