lunedì 16 dicembre 2019

TRILOBITI E AMMONITI

 SAPETE COS'E'?


FACCIAMO DELLE IPOTESI
-E' un trilobite
- è un essere vivente che viveva sotto i fondali del mare e poi si è fossilizzato
- Miliardi di anni fa...
- ha una corazza molto dura che secondo me serve a proteggerlo dagli altri animali
- io invece so che il suo sotto, la sua pancia, era molto morbido così a volte i predatori lo capovolgevano per mangiare la parte morbida
- ha delle cose che sembrano delle zampette, probabilmente servivano per muoversi
- erano moltissime, come il millepiedi
- di sicuro nessun uomo lo ha mai visto vivo
- se quella sopra è la testa potrebbero essere gli occhi quei cosi tondi
- sembra della famiglia delle lumache marine
- quelle strisce intorno alla testa potrebbero essere dei baffetti 
- magari li usa per scavare o per proteggersi
- potrebbe anche essere il contrario, che il muso è quello più piccolo
- secondo me mangiavano alghe
- forse pesci piccolini
- forse gamberetti
- il plancton
- i paguri
- le lumache di mare

Abbiamo guardato un video molto interessante:


E QUESTO COS'E'?


- è una conchiglia
- è un fossile
- sembra un guscio 
- non sembra un essere vivente
- forse ce ne erano di piccoli e di grandi
- ci sono dei trattini, delle pieghe
- ci viveva dentro una specie di calamaro
- viveva nel mare

Guardando questo video abbiamo scoperto quali nostre ipotesi erano vere e quali no, e abbiamo ottenuto molte altre informazioni.


SUL QUADERNO:


I NOSTRI FOSSILI CON IL PONGO: 

 



 

 








venerdì 13 dicembre 2019

PAESAGGI E LANA


Giovedì 14 novembre è venuta Laura l'esperta del Museo di Cà la Ghironda.
Laura ci dice che gli artisti usano il SEGNO /COLORE E MATERIA per esprimere le proprie emozioni.
Oggi proviamo ad essere degli artisti, non con le matite, non con i pennelli ma con materiale naturale, caldo, coccoloso, accogliente.
Questo materiale è la lana, che viene presa dal pelo delle pecore, è materiale grezzo che viene cardato e infine viene colorato con pigmenti naturali.
Laura ci propone di fare un paesaggio e di scegliere se farlo naturale o artificiale.
Noi scegliamo di integrare i due tipi di paesaggi: naturale e fantastico.









Quali potremmo scegliere?
Il bosco, la montagna,la  natura lo spazio, il mare.
Ognuno di noi sceglie la base colorata in base al paesaggio che vuole rappresentare, poi utilizza diversi materiali che Laura ci propone e crea il proprio paesaggio.
Poi infiltriremo la lana con uno spruzzino con acqua e sapone di Marsiglia liquido, poi metteremo un foglio di plastica e schiacceremo il tutto, infine arrotoleremo la tovaglietta.











Questi sono i nostri paesaggi con il racconto:































mercoledì 11 dicembre 2019

VENERDI' 13 DICEMBRE

LE PRIME FORME DI VITA

 PER PRIMA COSA ABBIAMO GUARDATO QUESTI VIDEO:
https://youtu.be/jvSdzsEJ2kM

https://www.youtube.com/watch?v=HNh9PyUcF2s

ABBIAMO IMPARATO CHE:

Le prime forme di vita comparvero nell’acqua dei mari e degli oceani: si trattava di piccoli essere viventi unicellulari, cioè formati da una sola cellula.
i batteri.png
Circa 700 milioni di anni fa appaiono i primi organismi pluricellulari. Si trattava di alghe, spugne, stelle marine e meduse. Erano tutti essere viventi invertebrati, cioè senza scheletro.
le-alghe
In seguito, sempre sui fondali marini, si svilupparono i primi organismi vertebrati, dotati di scheletro: i pesci.
i pesci.png
La vita sulla terraferma apparve solo successivamente: nacquero muschi e felci e alcuni anfibi abbandonarono l’acqua per vivere sui continenti.anfibi
Successivamente la Terra si popolò di dinosauri, di uccelli e di mammiferi.
dinosauri.png
L’ultimo a fare la comparsa sulla Terra fu proprio l’uomo. I paleontologi hanno potuto ricostruire le varie tappe della vita sulla Terra grazie al ritrovamento dei fossili.
evoluzione-delluomo

domenica 8 dicembre 2019

UN MUSEO NEL VERDE

Lunedì 4 novembre siamo andati al museo di arte moderna di Cà la Ghironda a Ponte Ronca di Zola Predosa.



Due guide ci hanno accolto e poco dopo ci siamo divisi in due gruppi, noi siamo stati con Laura.
Laura ci chiede secondo noi come ci si comporta davanti ad un'opera d'arte?: con rispetto, in ascolto, bene.
Ci dice di cogliere l'occasione di stare in un paesaggio che si sta modificando. 
Un viaggio tra arte e natura: ci dice di cogliere le nostre emozioni. 

Questo luogo prima era solo un campo di barbabietola e aveva solo due grandi pioppi. Il fondatore ha creato il suo museo: opere fatte di materiali diversi (marmo, legno, terracotta, ferro), e un giardino botanico. 
Alcune opere sono state realizzate usando i materiali della natura ad esempio la siepe tagliata diversamente, obliqua.










Laura ci spiega cosa andremo a fare e ci chiede di stare in silenzio e di ascoltare la natura e guradarci intorno.



Iniziamo a raccogliere oggetti della natura e li mettiamo in una scatola.

Che profumo sentite? di umido, resina, bagnato, di pino, foglie, libertà, funghi. Come si fa a dipingere un profumo?




secondo voi come è rappresentato il morbido?  e il duro?

 Ci addentriamo nel bosco...c'è un morbido un tappeto di foglie
Se fosse duro ci sarebbero le statue, gli alberi, i rami, il colore marrone o freddi, erba secca. Le forme sarebbero quadrati, rettangoli, triangoli.
Se fosse morbido useremmo colori caldi e forme curve tipo il cerchio.
Abbiamo imparato a immaginare di disegnare il morbido,il duro e il profumo.
Laura ci dice che se pensiamo a Picasso e ai sue dipinti sappiamo interpretarli. 
Proviamo anche noi: M. vede un'anima che esce dalle foglie, A. vede una faccia intrappolata nella foglia.
L'Isola di Pasqua, la scultura di Madre Natura. Poi Laura ci racconta che la scultura di Achille protegge tutte le altre sculture femminili.

Ora siamo nel bosco e abbiamo due compiti: scegliere oggetti della natura, scegliere un albero e abbracciarlo. 
Raccogliamo dalla natura piccoli reperti con una scatolina. Una foglia non è solo una foglia, guardiamo il tronco e cerchiamo tutto ciò che è microscopico. Guardiamo le sfumature della corteccia.



La nostra visita alle case naturali costruite da bambini in visita


Mentre scendiamo c'è un paesaggio più grande e un totem che unisce il cielo e la terra, quello di Icaro.
Torniamo verso il museo e Laura ci fa vedere come sono state unite due strutture, una vecchia e una nuova che, integrata nella collina, cambia colore in base al tempo.