LEGGIAMO DUE TESTI IN CUI VENGONO DESCRITTE DELLE CASE E RICONOSCIAMO QUALE E' REALISTICO E QUALE FANTASTICO:
PRIMO TESTO:
Io e la mia famiglia abitiamo in una grande casa poco distante dal centro ma immersa
nel verde.
E' luminosa, spaziosa e, nelle vicinanze, c'è un bellissimo parco dove poter passeggiare.
La mia casa è composta da due piani e ha un grande giardino.
Al piano terra c'è l'ingresso, la cucina, la sala da pranzo e un bagno. Al primo piano,
invece, ci sono tre camere da letto e due bagni.
In una camera da letto ci sono i miei genitori, la loro stanza è la più grande di tutta la
casa! Io condivido la stanza con mia sorella mentre, mio fratello maggiore, ha una
stanza più grande tutta per sé!
La mia stanza è davvero bellissima! Ha un grande balcone che affaccia sul giardino e,
se si guarda bene all'orizzonte durante le giornate più serene, è possibile anche vedere
il mare! Adoro la mia casa!
SECONDO TESTO:
C’erano anche prima e ci saranno in futuro, in una terra lontana, una vecchia e la sua casa che ti
aspettano al bordo di un bosco.
Non sappiamo se è solo una, se sono tante.
Solo sappiamo che questa brutta vecchiettina viene insieme al vento freddo dell’Est e tutti la
chiamiamo Baba Yaga.
Questa Baba Yaga cerca sempre qualche bosco dove far riposare la sua casetta capricciosa.
La casa della Baba Yaga è come lei, umile, spaventosa, un po’ malandata, ma al suo interno nasconde
tesori incredibili. Non è una casa come le altre.
Sembra una normalissima casa contadina dell’Europa dell’est:
muri fatti di tronchi di legno secolari
un tetto spiovente con qualche tegola mancante
un camino dal quale esce sempre del fumo, segno del calderone sempre sulla brace accesa al suo
interno.
E se poi avessimo il coraggio di avvicinarci alla casa della Baba Yaga (e ce ne servirebbe tanto! hihihi )
inizieremmo a notare qualcosa di strano…
Prima di tutto dovremmo superare lo steccato che la circonda, fatto di teschi illuminati sopra tralicci
di legno, anche se ne manca sempre uno… Che sia la nostra la prossima testa?
La casa all’improvviso si alza e ci da le spalle, muovendosi in fretta sulle sue zampe di gallina,
per celare la porta d’ingresso.
La casa della Baba Yaga è magica e capricciosa come lei.
Le finestre sono occhi vigili che non smettono mai di seguirci.
Il buco della serratura del portello anteriore è costituito da una bocca riempita di denti taglienti;
le mura esterne sono fatte di ossa umane.
OGNUNO DI NOI HA SCRITTO UN TESTO SUL QUADERNO DESCRIVENDO
LA PROPRIA CASA E HA DISEGNATO QUELLA DELLA BABA YAGA.
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