lunedì 10 ottobre 2016

IL TEMPO

Cos'è il tempo per voi?
- MANGIOCO: è un elemento della natura, esistono due tipi di tempo, il tempo cronologico e quello metereologico
HAPPY: per me il tempo è una cosa che passa, può essere di tanto tempo fa
CIPOLLA: è una cosa che avviene e se ci piace sembra che scorre velocissimo e se invece non ci piace sembra una cosa che dura molto
HIPDANCE: è un momento che passa velocissimo anche se noi pensiamo che passa lento invece è sempre veloce
FEDEX: è una cosa infinita, non sai mai quando è la fine
PUPPOLA: passa talmente veloce che non ti accorgi neanche che c'è, una giornata non ti accorgi neanche che passa
TESCHIO ROSSO: è quella cosa che fa esistere tutto e scorrere tutto
STEFANY: il tempo a me sembra che a volte passi piano e a volte invece è veloce
RANCOR: se lo immagino è come una spirale

MANGIOCO: è un momento della nostra vita, ogni cosa ha un tempo
PUPPOLA: il tempo lo divido in tre parti, passato, presente e futuro e in ogni parte c'è un sentimento.
Il passato mi sa di tristezza perchè ci sono i ricordi di quando eri piccolo che non torneranno più, il futuro mi rende insicura perchè non sai quello che succederà, il presente è felicità perchè lo vivi ogni giorno e scegli come affrontarlo
MANGIOCO: a me invece il presente mi mette insicurezza, il futuro paura perchè non sai cosa accade
TESCHIO ROSSO: il presente per me è un attimo che passa velocissimo perchè si trasforma in passato, invece il passato e il futuro sono infiniti
LUKE: per me il tempo è essenziale perchè tutte le cose hanno un tempo e se non esistesse tutte le cose sarebbero ferme e non esisterebbe niente.
SCIMMIA: per me è come un girotondo che non finisce mai
DANGER: è come un ciclo, un cerchio, ci sono cose che ritornano come il giorno, le ore...
HIP DANCE: io lo paragono ai numeri, perchè sono tutti e due infiniti
FEDEX: quando tu dormi e fai un sogno ti sembra che dura tanto e invece è velocissimo
ARTEJ: è una cosa che sta sempre... è difficile da spiegare... è inspiegabile
FUOXNARD: è una cosa che non puoi toccare nè vedere e che non può tornare indietro
UNICORNOSPECIALE: io il tempo me lo immagino come una linea, con il passato, il presente e il futuro
HP: è una spinta verso il fututo, lo immagino anche io come una linea del tempo
PUPPOLA: per me è tipo un viaggio, ogni giorno è come se facessi un po' di strada per arrivare ad una destinazione
SCIMMIA: è come una freccia che va avanti

HAPPY: anche quando noi non ci saremo più il tempo continuerà
CIPOLLA: per me il tempo sono solo ricordi ed emozioni
STEFANY: il tempo va da solo, nessuno lo può toccare, è come una freccia che non si ferma mai
DANGER: è una tempesta che dopo un po' smette, non può essere infinito secondo me
TESCHIO ROSSO: ci sono due tipi di tempo cronologico, il tempo per una persona, ogni persona sente il tempo in modo diverso e poi c'è il tempo uguale per tutti. Ad esempio qualcuno si sta divertendo e qualcuno si sta annoiando, quindi per uno dura tanto e per l'altro poco
TESCHIO ROSSO: per me è un po' manipolabile, se fai una cosa ne succede un'altra dopo e l'hai influenzata.Se uno mangia una mela poi non è affamato se invece non la mangia poi avrà fame. Insomma, puoi cambiare il futuro.
BUBI: per me il tempo è come un flash
HP: per me è come una storia e la cosa che mi viene in mente è quella di un'alce in una foresta, arriva una tigre, l'alce comincia a correre e corre così tanto che mentre corre cresce, alla fine però è stanca e la tigre se la mangia

TESCHIOROSSO: è una metafora, voleva intendere che uno va avanti e cresce e il suo corpo si stanca e poi muore.
SCIMMIA: per me il tempo non è uno solo ma è uno per tutti, ognuno ha il suo passato e il suo futuro
ma ... non so più come dire
DANGER: per me è come tutte le foglie di un albero, ognuno è una foglia e ognuno ha la sua storia


Leggiamo un mito sul tempo.
"L'origine del giorno e della notte: un mito nato nei pensieri ricurvi di un bambino"

Ognuno disegna l'immagine che ha del tempo:




























Confrontiamo i nostri pensieri con quelli dei filosofi

Aristotele Seneca e Agostino, tre pensatori classici, ci parlano del tempo:

"Se nessuno mi chiede cos'è il tempo, lo so; se debbo spiegarlo a chi lo chiede, non lo so più”, diceva Agostino
LUKE: il tempo è inspiegabile, lo abbiamo detto anche noi!
PUPPOLA: è difficile spiegarlo perchè non lo puoi toccare, non lo vedi, è una cosa astratta e quindi non hai modo per descriverlo

Scrive Aristotele: “L'esistenza del tempo ... non è ... possibile senza quella del cambiamento; quando, infatti, noi non mutiamo nulla entro il nostro animo o non avvertiamo di mutare nulla, ci pare che il tempo non sia trascorso affatto.” 
FEDEX: è come quando dici che se uno si sta annoiando il tempo non passa mai
MANGIOCO: è grazie al cambiamento che avviene tutto
PUPPOLA: se ti muore una persona avviene un cambiamento in te perchè provi un sentimento di dolore e quindi ti sembra che tuttto è diverso, che è passato tempo.Se tutti i giorni della tua vita sono uguali e non cambia nulla non hai mai un distacco.
 
Scrive Seneca: “In tre fasi si divide la vita; ciò che fu, ciò che è, ciò che sarà. Di queste, quella che viviamo è breve , quella che vivremo è dubbia, quella che vivemmo è sicura . 
MANGIOCO: è come quello che abbiamo detto noi, che c'è il passato il presente e il futuro.

Scrive Agostino: la nostra storia personale è impastata di temporalità; il passato è il nome che diamo alla memoria delle esperienze vissute, il futuro ci abita attraverso i progetti e le speranze che orientano il nostro agire, il presente costituisce la coscienza attuale di quello che stiamo vivendo.
HAPPY: ti dice le fasi, il passato sono i ricordi, il presente è adesso, il futuro non sai come andrà.

Un grande filosofo francese molto famoso, Henri Bergson, che visse tra il 1850 e il 1940 e che fu il primo filosofo a vincere il Premio Nobel per la letteratura, distingue il tempo esteriore scandito dal calendario e dall'orologio , da quello interiore della coscienza e propone due immagini: pensiamo al tempo esteriore come a una collana di perle tutte uguali tra loro, poste l'una accanto all'altra indistinguibili. Pensiamo invece al tempo della coscienza come ad un gomitolo, che si ingrossa e cambia pur restando se stesso : questo è il tempo vissuto.
Dice Bergson: Cosa rende diversa la qualità del tempo che viviamo? La nostra coscienza , che accumula il passato nella memoria, che anticipa il futuro attraverso i desideri e le aspettative , e che unisce passato e futuro al presente. 

Ma siccome oltre ad essere filosofi siamo anche un po' artisti, ci siamo divisi in due gruppi e abbiamo realizzato due opere che rappresentano le immagini del tempo esteriore e di quello interiore:



Il Tempo nella tradizione classica e simbolica

Nella tradizione classica il tempo è stato rappresentato con una duplice modalità: come principio di vita e di fecondità è personificato da Oceano, con un rivelatore parallelismo col simbolismo dello scorrere dell’acqua, o come generatore di morte e di distruzione, nella figura inesorabile di Saturno, il Dio dai Torti Pensieri. Secondo Ferecide di Siro (VI secolo a.C.), il tempo è l’essenza dell’universo e dal medesimo derivano tre dei quattro elementi cosmici: l’acqua, l’aria ed il fuoco. Allo stesso Ferecide è dovuta la teorizzazione della nozione astratta di tempo (chronos) e la sua rappresentazione nella figura del dio agricolo Crono, sposo di Rea e padre di Zeus, sfruttando la similitudine dei due nomi.

Nella Tradizione Romana esiste la figura, molto importante dal punto di vista simbolico, di Giano bifronte, custode dell’Anno Nuovo. I suoi due volti, uno che guarda all’anno che termina, l’altro a quello che inizia, rappresentano la continuità, ma anche la discontinuità del tempo, discontinuità sottolineata dalla circostanza che un volto è giovane ed imberbe e l’altro è avanti negli anni e barbuto.(immagine salvata)


Sembra che Cronos originariamente fosse un dio dell'agricoltura; questa la ragione per cui i romani lo identificarono con Saturno, il dio italico delle seminagioni. Secondo la mitologia romana, Saturno, quando fu cacciato da Zeus, si rifugiò in una contrada su cui regnava il dio Giano: questo dio divise generosamente il suo regno con Saturno, che in compenso insegnò alla popolazione del luogo, ancora selvaggia, l'arte di lavorare i campi e la civiltà, rendendola così felice e prospera che gli anni del suo regno vennero chiamarti "l'età dell'oro". Dell'età dell'oro si raccontano cose bellissime: gli uomini si consideravano tutti fratelli e avevano tutte le cose in comune, senza invidie e gelosie, vivendo in serena pace e liberi di ogni paura. Da Saturno l'Italia ebbe il nome di Saturnia; i romani, in riconoscenza dei tanti benefici ricevuti da questo dio, celebravano ogni anno, il 17 dicembre e per sette giorni consecutivi, le feste chiamate Saturnalia.


Crono è una figura della mitologia greca, era uno dei Titani, figlio di Urano e di Gea (quest'ultimi sono, secondo una parte della mitologia greca, generati da Caos, Dio supremo e onnipresente; in una variante mitologica sono stati prodotti dall'etere originato da Caos) ed all'interno della mitologia romana la sua figura corrisponde a quella di Saturno. In effetti era il più giovane dei Titani. Egli aiutò la madre a liberarsi di Urano che giaceva costantemente su di lei impedendo ai figli concepiti di uscire dal suo grembo. Crono evirò il padre con un falcetto fabbricato dalla Terra al proprio interno, gettò l'organo amputato nel mare e prese il posto di Urano alla guida del mondo. Successivamente Crono scacciò i fratelli Ciclopi e gli Ecantochiri e li confinò nel tartaro (l'inferno nella mitologia greca). In seguito sposò la sorella Rea, con la quale generò i principali dei del Pantheon greco. Poichè però gli era stato predetto che sarebbe stato a sua volta detronizzato da uno dei suoi figli, per evitare che si verificasse quanto era accaduto a suo padre Urano (spodestato da Crono stesso), il dio prese a divorare i piccoli figli via via che Rea li partoriva. Questa partorì Demetra, Era, Estia, Plutone e Poseidone, tutti divorati da Crono. Ma Rea, ormai prossima a partorire Zeus, il suo ultimogenito, scappò a Creta dove diede alla luce la divinità che fu avvolta in fasce e, a Crono, venne recapitato un masso che il dio ingoiò pensando fosse il figlio. Zeus, una volta cresciuto sotto le cure amorevoli della capra Altea, somministrò a Crono un veleno che gli fece vomitare tutti i figli ingoiati; in seguito, dopo una guerra intrapresa insieme ai fratelli liberati, riuscì a vincere il padre, a rinchiuderlo e ad affidarlo alla custodia degli Ecatonchiri, per l'eternità. Zeus liberò successivamente anche i Ciclopi (giganti con un occhio solo) e gli Ecantochiri (mostri con cento braccia e cento gambe), i ciclopi gli fecero dono dei fulmini, e lui scelse come dimora il più alto dei monti della Grecia: l'Olimpo. Questo il mito trattato nel dipinto che abbiamo scelto. L'opera in questione fa parte della serie detta delle "Pitture nere", serie di tredici dipinti realizzati da Goya sulle pareti della propria casa ("Quinta del sordo", o "Villa del sordo"), a Manzanares, presso Madrid, dove abitò negli anni tra il 1819 e il 1823.



Disegni del tempo per il bimbi.......



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