giovedì 14 gennaio 2016

GLI EGIZI: IL TRIBUNALE DEI MORTI

Gli antichi Egizi consideravano la vita dopo la morte come un premio per la buona condotta sulla terra.
Il Signore degli inferi era inizialmente il dio Anubi dalla testa di sciacallo.
Il ruolo di Anubi, che custodiva la bilancia destinata a pesare le anime dei morti, era quello di accompagnare il defunto nell'aldilà e presentarlo al tribunale degli dei che lo avrebbe interrogato..
Alla presenza di Osiride e di altre 42 divinità, su un piatto della bilancia veniva posto il cuore di colui che doveva essere giudicato, mentre sull'altro veniva messa una piuma, simbolo della dea Maat, la Giustizia.
Se il cuore risultava più pesante della piuma , l'anima del defunto era condannata a patire la fame o la sete.
In caso contrario, Anubi lasciava l'anima a Osiride che le permetteva di migrare nel regno celeste dei campi di Yar, dove il grano cresceva altissimo e l'esistenza era una versione gioiosa della vita sulla terra.


La dea Maat

Abbiamo messo in scena questa storia così affacinante:

Una antica egizia tutti i giorni porta da mangiare e da bere agli schiavi che costruiscono le piramidi nella Valle dei Re.
Cade dalla piramide e muore.
Il dio Anubi prende la sua anima e la traghetta nel tribunale degli dei
Il giudice supremo, Osiride, chiede agli altri dei di interrogare il defunto, che risponde alle loro domande
- Chi ti ha buttato giù dalla piramide?
- nessuno, sono inciampata.
- Quando sei caduta, sei morta all'istante o hai sofferto?
- sono morta subito
- quanti anni avevi?
- 29
- Eri una discendente del Faraone?
- no, ero una schiava
- Qual'era il tuo Dio preferito?
- nessuno
- Come ti chiamavi?
- Aket
- Avevi una vita felice o triste?
- un po' triste
- Hai mai fatto del male a qualcuno?
- sì, ho offeso un altro schiavo.





Anubi poggia il cuore su un piattino della bilancia

Il cuore è più pesante della piuma e così gli dei decidono di far patire la fame e la seta al defunto






Nessun commento:

Posta un commento