giovedì 14 gennaio 2016

ARTE: LABORATORIO PER CLASSI PARALLELE

PRENDENDO SPUNTO DA QUESTO LIBRO DI BERNARD FRIOT CI SIAMO CHIESTI:


"E SE I QUADRI POTESSERO PARLARE, CHE STORIA CI RACCONTEREBBERO?"

DOPO AVER SCELTO ALCUNI QUADRI CHE CI HANNO PARTICOLARMENTE ISPIRATO, ABBIAMO COMINCIATO A DAR VOCE ALLE LORO STORIE.

                                                           L'ISOLA ABBANDONATA
C'era una volta una ragazza di nome Lisa.
Lisa aveva 12 anni e abitava in un'isola dove c'era la casa di suo padre.
Un giorno il padre trovò lavoro in un'altra isola e la ragazza triste volle andare a casa della madre.
Andò dalla madre e chiese se poteva restare lì, la madre le rispose: "Certo, però quando avrai lavoro e abbastanza soldi per comprare una casa vivrai nella tua casa. Lisa era d'accordo."
Dopo un po', quando aveva 32 anni, trovò lavoro in un ristorante come cameriera, si sposò e, ristrutturata la casa, abitò con la sua famiglia per sempre nella casa di suo padre.

                                                                  NASOPIPONA
 Ciao, il mio nome è Nasopipona.
Quando ero piccolo i miei amici mi prendevano in giro e mi chiamavano naspi o pipona.
Io scappai e più avanti mi persi in un bosco spaventoso.
C'erano pesci volanti con coda da gatto, leoni che erano anfibi e deponevano uova, ragni parlanti e altri animali.
Dietro un albero vidi un vecchio con il cappello a punta e la giacca rossa, capii che non era un uomo ma uno stregone, gli chiesi perché mi trovavo in quella foresta e lui mi rispose così: "" Io grande stregone malvagio di questa foresta ho deciso di avere un alleato malvagio e tu saresti l genere di alleato che vorrei.
Scomparve all'istante e io caddi a terra, tutto era caldo e lo stregone malvagio mi portò con sé.
Io capii  che ero stato portato in un'altra era, mi trovavo in un'altra foresta dove scorsi una cascata magica.
Corsi e bevvi l'acqua, poi dell'acqua mi alzò in aria e mi portò a casa mia.
Da quel giorno il simbolo del malvagio stregone (la candela) si sciolse e si aggrappò come l'edera.

                                                                 IL BACIO D'ADDIO

Una signora andò in vacanza alle Bahamas, dove incontrò un signore di nome Peter.
Lui e la signora Gwen si innamorarono a prima vista.
Gwen chiese a Peter Parker di uscire insieme e lui accettò.
Andarono a bere qualcosa, Gwen si ubriacò e Peter per la notte la portò a casa sua.
Il giorno dopo Gwen dovette andare a casa a Bologna, così Peter la portò fino all'aeroporto e le diede il "bacio d'addio".
Lei si commosse e decise di sposarlo e di vivere insieme a lui.

                                                   

                                           LA TRISTE STORIA DELLA MIA FAMIGLIA

Ciao, io sono Martina, vivo alle Fiji.
Nel 3000 a. C. , vicino al Kansas, mio marito è morto in una guerra per il petrolio.
Prima che mio marito partisse per il kansas, avevamo fatto una figlia di nome Manola che è nata a Bankok, però è nata con una malattia molto rara, chiamata peste, quindi l'avevamo fatta bruciare nelle fiamme e dopo si trasformò in cenere e così la famiglia e i suoi amici erano salvi, però io e il padre Luca eravamo molto tristi perché Manola era morta ed era l'unica figlia che avevamo.

                                    L'AVVENTURA DELLA PICCOLA SPIGA DI GRANO
In una giornata di vento, in un campo, una piccola spiga di grano si staccò e volò via.
Dopo 2 giorni di volo la piccola spiga vide una casa e decise di entrare dalla finestra.
Si posò sopra il tavolo dove c'erano una caraffa e un cucchiaino.
La caraffa si fece avanti e disse: "Come ti chiami piccola spiga di grano?"
La spiga rispose: "In realtà io non ho un nome perché quando sono nata nel campo non esistevano i nomi."
Il cucchiaio disse:"Bè, possiamo darti noi un nome?"
La spiga rispose: "Sì, mi piacerebbe un nome."
La caraffa le diede un nome, cioè Meggy.
La piccola disse: "E voi come vi chiamate?"
I due amici sorrisero e la caraffa rispose alla domanda: "io mi chiamo Ceramica e invece lui si chiama Ferro."
E così la spiga Meggy dopo aver fatto questa avventura salutò Ceramica e Ferro e con un colpo di vento tornò a casa.

                                                                      L'ALIENO

Ciao, io sono Mikkho, un alieno.
Il 53 gennaio andai a visitare la terra , quando arrivai io e i miei amici notammo esseri strani.
Avevano peli sulla testa, due occhi e oggetti sui piedi: davvero strani!
In quel momento un esemplare umano prese un oggetto di metallo urlando parole strane che dicevano: "Andate via, invasori dello spazio."
Molti esseri si unirono a lui urlando e sparando in aria per mandarli via.
Ritornammo nell'astronave e dopo pochi secondi di velocità stellare tornammo nel nostro pianeta, Balabu.
Annunciammo al popolo quello che era successo e le forze armate dichiararono guerra al pianeta Terra. 

LA DONNA NUDA

 Ciao, io mi chiamo Atena.
No! Non mi guardare, il mio creatore mi ha creato nuda.
Sai, se vuoi, ti racconto come sono finita qua.
Un giorno ero a casa mia e stavo bevendo da un bicchiere d'oro. Poco dopo i soldati mi videro e mi portarono dal re e il re mi aveva scambiata per una ladra.
mi hanno sbattuta in cella e per immortalare il ricordo mi hanno dipinto.
Ed ecco come mi ritrovo a parlare con te.
Io sono arrabbiata perchè tutti i ladri che passano ridono di me.
Dopo avermi dipinto, dato che avevo i capelli rossi, mi scabiarono per una strega e feci una brutta fine, però dato che sono una divinità mio padre, infuriato, scatenò una tempesta sul villaggio.
Sta arrivando il guardiano del museo, non posso più parlare con te, devo rientrare nel quadro.

                                                                PROSCIUTTO MAN

 Una sera, un uomo di nome Paul, andò in cucina e vide tanto prosciutto, e pensando ai suoi amici che lo chiamavano "Prosciutto man" andò a dormire senza mangiare.
Nel bel mezzo della notte sognò così tanto il prosciutto che lo diventò anche lui.
La mattina seguente i suoi amici vennero a fargli visita, andarono in camera sua e videro un prosciutto con un occhio che gli venne incontro, e si spaventarono.
Gli amici dissero:"Scusa Paul, scusa Paul, se ti abbiamo chiamato Prosciutto man."
Paul ritornò come era prima e dopo tante scuse fecero una cena, di solo prosciutto!


                                                             IL VILLAGGIO MAGICO

C'era una volta, in un villaggio magico, un paese dove c'era un bosco in cui si trovava un grande castello con gli alberi a zig-zag che si chiamavano ZIG ZAG ZOL GOSY.
A mezzanotte, che in quel paese si chiamava RIGHITA, gli alberi cominciarono a parlare e a canticchiare.
Le colline avevano il colore dell'arcobaleno ed erano a strisce.
Il castello era stato stregato dalla figlia dello stregone per 2000 anni; la streghetta di nome Camille era fidanzata con Logan, il più grande ad immobilizzare le cose.
Al castello, dopo 5000 anni svanì l'incantesimo,dopo la vita riprese come prima e il padrone del castello era ritornato felice e contento.

                                                              BAMBINA TRISTE

Io abito in Germania.
Andai in città, passeggiando in un negozio di giocattoli vidi una bambola e un pupazzo.
Corsi a casa a cercare la mamma e le dissi:"Ho visto una bambola e un pupazzo al negozio di giocattoli, posso avere un po' di soldi?"
La mamma disse:"No!!!"
Corsi in camera mia a piangere sul letto.
Guardai nel mio portafoglio, ma non avevo niente, neanche una lira,.
Scappai in cantina per vedere nella borsa del nonno, trovai 25 euro per comprare la bambola e il pupazzo.
Lo comprai e mi resi conto che avevo sbagliato e piansi per un mese intero.

                                                             L'UOMO CHE DIPINGE
In una casa viveva un gentiluomo di nome Giacomo, che si ispirò all'arte.
Faceva molti quadri classici che rappresentavano:signori, oggetti di cucina.
Giacomo portava sempre con se' la sua valigia che conteneva tutti i suoi quadri che aveva fatto.
Una volta messi dentro li andava a vendere in un mercatino, per ricevere soldi per comprarsi un vestito che non si toglierà mai.
dopo tanti anni diventò famoso per i suoi quadri, così tutta la gente iniziò ad amarlo e rispettarlo.
Ancora oggi fa dipinti nella sua casa.

                                                               L'UOMO COLORATO...

Ad un uomo chiamato Stuart, dalla mattina alla sera, capitavano sempre le stesse cose.
Arrabbiandosi arrabbiandosi tutti i giorni, cambiò di volta in volta colore, andando in giro e facendosi vedere colorato diventò strano ma divertente.
Col passare del tempo andò su giornali e tv e diventò così detto "L'uomo colorato", e nei giorni non si faceva altro che parlarne.

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