giovedì 23 settembre 2021

L'INFINITO


 VI RICORDATE QUANDO L'ALTRO GIORNO ABBIAMO PARLATO DEL FILOSOFO TALETE E DELLA SUA IDEA DELL'ARCHE'?

OGGI SCOPRIAMO CHE NELLA STESSA CITTA' DI TALETE, CHE ABITAVA A MILETO, VIVEVANO ALTRI DUE FILOSOFI: ANASSIMENE E ANASSIMANDRO.

TALETE, ANASSIMENE E ANASSIMANDRO SI INCONTRAVANO SPESSO E DISCUTEVANO MOLTO, A VOLTE ERANO D'ACCORDO, ALTRE NO.

AD ESEMPIO PER QUANTO RIGUARDA L'ARCHE', IL PRINCIPIO DI TUTTO, AVEVANO IDEE DIFFERENTI.

TALETE AVEVA TROVATO IL PRINCIPIO NELL'ACQUA, ANASSIMENE NELL'ARIA E ANASSIMANDRO INVECE SOSTENEVA CHE IL PRINCIPIO DI TUTTO E' L'INFINITO.

COSA VI VIENE IN MENTE SE DICO INFINITO?

- il mondo

- la linea della geometria che non hanno un inizio e nemmeno una fine

- la galassia

- i numeri

- gli esseri viventi non solo di adesso ma di sempre

- la paura, perche' non sappiamo quando è iniziato e quando finirà

- le cellule

- i gas

- gli atomi

- gli oggetti del mondo, però forse sono tantissimi ma non infiniti

- una pista di allenamento, il percorso

- lo spazio

- gli egizi che dicevano che la vita continuava per sempre

- l'acqua e l'aria

- il clima, le nuvole, il vento...

- l'amore

- il ciclo della vita

- il tempo, passato, presente e futuro

- la luce

- l'energia del nostro corpo

- il buio

IN-FINITO VUOL DIRE NON FINITO, CHE NON HA UNA FINE; VI VENGONO IN MENTE ALTRE PAROLE COMPOSTE DA IN +AGGETTIVO?

-inimmaginabile

-insufficiente

-inappropriato

-incosciente

-invincibile

-incredibile

-incapace

-inascoltabile

-inospitale

-inappropriato

- incedibile

-inutile

-insuperabile

-inaccettabile


QUANDO CERCAVAMO DI CAPIRE CHI ERANO I FILOSOFI, QUALCUNO HA DETTO CHE SCRIVONO POESIE.

LE POESIE LE SCRIVONO I POETI, MA A VOLTE FILOSOFI, SCIENZIATI E POETI POSSONO ESSERE INTERESSATI ALLA STESSA IDEA, ANCHE SE LO FANNO IN MODO MOLTO DIVERSO. 

ECCO COME IL POETA GIACOMO LEOPARDI PENSA ALL'INFINITO:

 L’infinito

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

Giacomo Leopardi, 1819

GUARDATE, MA SOPRATTUTTO ASCOLTATE QUESTO VIDEO IN CUI UN BRAVISSIMO ATTORE LEGGE LA POESIA:


NEI PROSSIMI GIORNI CERCHEREMO DI CAPIRE BENE IL SIGNIFICATO DI QUESTA POESIA.

- parla della natura e delle cose fatte dall'uomo

- il poeta sta tranquillo nei suoi pensieri

- parla della natura e dell'immaginazione

- descrive il paesaggio intorno a lui

- parla di come era e come sarà la natura

- è da solo e c'è silenzio

- trasmette tristezza

- sente il vento che soffia

- parla di cosa ha fatto l'uomo

- ci vuole trasmettere le sue emozioni, la tranquillità

- è un viaggio nei pensieri

FACCIAMO INSIEME LA PROSA:

L’infinito

Sempre cara mi fu questa collina solitaria e questa siepe che impedisce allo sguardo gran parte dell'orizzonte.

Ma sedendo e guardando immagino 

spazi sconfinati oltre la siepe, e silenzi assoluti che non esistono in questo mondo di uomini, e avverto una tranquillità così profonda che il cuore ne resta turbato. 

Poi il suono delle foglie mosse dal vento mi riporta al presente e mi viene da paragonare quell'Infinito silenzio che ho immaginato a questo suono.

Penso all'eternità, a tutte le epoche passate e al presente, che è ancora vivo, e alla sua voce.

Così tra questa immensità sprofonda il mio pensiero :ed è dolce naufragare in questo mare.


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