lunedì 31 gennaio 2022
GLI ETRUSCHI
SICCOME IN QUESTO PERIODO SIAMO IN DAD, NON SIAMO RIUSCITI A LAVORARE MOLTO SUGLI ETRUSCHI. PERCIO' ECCO UN BEL PO' DI MATERIALE PER APPROFONDIRE:
http://lepida.tv/video/apa-
domenica 23 gennaio 2022
ANNA FRANK
QUESTA SETTIMANA SI CELEBRERA' LA GIORNATA DELLA MEMORIA, UNA RICORRENZA INTERNAZIONALE CHE IL 27 GENNAIO DI OGNI ANNO RICORDA LE VITTIME DELL'OLOCAUSTO.
FRA QUESTE VITTIME C'ERA ANNA FRANK CHE OGGI CONOSCIAMO LEGGENDONE LA BIOGRAFIA:
LA
VITA DI ANNA FRANK
Il 12 giugno 1929 la
piccola Anne veniva alla luce nella città tedesca di Francoforte sul Meno
da Otto ed Edith Frank. La
sua era una famiglia abbastanza agiata - il padre Otto era un imprenditore
di facoltosi natali - ma la crisi finanziaria globale aveva messo in ginocchio
l'intera Germania.
In questo
clima di paura e incertezza, un ex-caporale austriaco chiamato Adolf Hitler riuscì
a cavalcare il malcontento incolpando gli ebrei del tracollo del Paese,
ottenendo infine il potere nel 1933.
Quasi
immediatamente cominciarono violenze e intimidazioni nei confronti delle
famiglie ebraiche, ma i signori Frank fecero il possibile per preservare la
serenità di Anne e Margot,
la sorella maggiore, le quali quasi non si accorsero dell'odio dilagante nei
confronti della loro "razza", come la definiva la propaganda nazista.
L'aria
però si faceva sempre più pesante alla fine il previdente Otto, che nel
frattempo aveva accettato un incarico di lavoro ad Amsterdam, si mise all'opera
per farsi raggiungere in Olanda dalla famiglia. Nel dicembre del 1933 dunque
mamma Edith, Anne e Margot lasciarono
la Germania.
IN
OLANDA
Ad
Amsterdam i Frank ritrovarono un po' di tranquillità. Otto dirigeva la filiale
olandese dell'Opetka,
un'azienda che commerciava pectina (l'addensante che si usa per le marmellate),
e le due bambine frequentavano
la scuola come tutte le loro coetanee. Entrambi i genitori
erano molto attenti all'educazione delle
figlie e lo stesso Otto in Germania possedeva una nutrita biblioteca che aveva
sempre attratto l'interesse di Anne, vorace lettrice che ormai aveva imparato la
lingua locale e cominciava a trascrivere su fogli tutto quello che le passava
per la mente.
Nel 1939
però Hitler aveva attaccato la Polonia dando inizio alla Seconda Guerra Mondiale e gli animi tornarono ad
agitarsi. L'Olanda infatti si era dichiarata neutrale nel conflitto, ma i Paesi
Bassi si trovavano proprio sul percorso tracciato dai generali tedeschi per
attaccare la Francia e in molti temevano l'invasione. Che puntualmente avvenne.
Nel maggio del 1940 le truppe tedesche occuparono Amsterdam e i
Frank si ritrovarono nuovamente a vivere in un Paese antisemita dove gli ebrei
non erano ben accetti.
LA
CLANDESTINITÀ
Con l'arrivo dei nazisti, la situazione per gli ebrei olandesi
precipitò rapidamente.
Di colpo
Anne e Margot non
poterono più tornare in classe e frequentare i nuovi
amici, mentre papà Otto, che aveva aperto una seconda attività nel campo di
sali e spezie, ebbe grosse difficoltà nel mantenere la guida della sua impresa,
poiché le leggi razziali impedivano agli
ebrei di gestire qualsiasi azienda.
Negli anni
successivi arresti e violenze divennero episodi all'ordine del giorno e il
padre di Anne - che ancora una volta aveva subodorato il pericolo - cominciò ad
allestire un rifugio nel
retro della sua ditta nella strada Prinsengracht al numero 263,
un indirizzo destinato a diventare tristemente famoso.
Il 5
luglio del 1942 infatti una lettera giunse a casa dei Frank: la figlia maggiore
Margoth era stata convocata a presentarsi alle autorità per essere trasferita verso
un campo di lavoro e se avesse rifiutato tutta la famiglia
sarebbe stata arrestata. Fu così che i Frank si nascosero di fretta e furia nell'appartamento segreto
celato dietro una libreria scorrevole.
LA
CASA SUL RETRO
La fuga fu
uno shock per Anne, la quale però trovò conforto in un quadernetto che
le era stato regalato per il compleanno qualche settimana prima dell'arrivo
della fatidica lettera. Su questo quaderno la giovane cominciò così a scrivere il suo Diario nel
quale raccontava la difficile vita nella "casa sul retro" - così la
chiamava la stessa autrice in erba - e le continue emozioni dovute ad una
situazione così strana e surreale.
Nell'appartamento
di Prinsengracht infatti
non vivevano solo Anne e i suoi. I Frank condividevano la clandestinità con
i Van Pels,
un'altra famiglia ebrea, e il dentista
Fritz Pfeffer, che divideva la stanza con Anne(e per questo non
era molto gradito alla ragazzina)..
In tutto i
coinquilini erano otto,
costretti in poco più di 50 mq, e di giorno tutti dovevano stare attenti a non
fare alcun rumore per non insospettire vicini e operai che lavoravano
dall'altra parte delle mura. Come si può ben immaginare, l'atmosfera era tesa e
i litigi - come Anna non ha mancato di narrare nel Diario - erano piuttosto
comuni.
L'unico
contatto con l'esterno era rappresentato da una ristretta cerchia di amici
fidati che recavano ai reclusi viveri e notizie dal mondo.
Questi coraggiosi che rischiarono la loro vita per aiutare i clandestini erano
la segretaria di Otto Frank, Miep
Gies, suo marito Jan
Gies, Victor
Kugler, Johannes
Kleiman, Elisabeth
"Bep" van Wijk-Voskuijl e Johannes Kleiman.
LA
CATTURA
Anne Frank
e i suoi compagni di sventura vissero per quasi due anni nella casa dietro alla libreria, ma il 4 agosto 1944 un
delatore rivelò ai nazisti il nascondiglio e tutti gli occupanti
dell'appartamenti vennero arrestati e immediatamente deportati.
I soldati misero a soqquadro l'edificio ma una volta che se ne furono andati,
Miep Gies riuscì a introdursi nell'appartamento e recuperò i fogli scritti
da Anne che dopo la guerra diventeranno il celebre Diario.
Nel frattempo però la tragedia si stava consumando ad Est.
I Frank e
i Van Pels vennero spediti ad Auschwitz e da lì furono separati: i genitori
rimasero nel campo (dove Edith morì nel gennaio 1945), mentre Anna e Margot
furono inviate a Bergen
Belsen nel novembre 1944. Qui entrambe contrassero il tifo esantematico per
le disperate condizioni di via e morirono una dopo l'altra nel febbraio del
1945. Solo Otto Frank sopravvisse
alla guerra.
Quando
tornò a casa scoprì che l'intera famiglia era stata sterminata e Miep Gies gli
consegnò ciò che aveva salvato dal giorno dell'arresto. Nel 1947, dopo
aver corretto e revisionato gli scritti della figlia, Otto Frank diede alle
stampe la prima versione del Diario intitolato "La
casa sul retro".
DOMANDE DI COMPRENSIONE DEL TESTO:
1 QUALI SONO IL LUOGO E LA DATA DI NASCITA DI ANNE FRANK?
2 CHI ERA ADOLF HITLER E IN CHE ANNO PRESE IL POTERE?
3 DOPO FRANCOFORTE, IN QUALE CITTA' SI TRASFERISCE LA FAMIGLIA FRANK?
4 DA CHI ERA COMPOSTA LA FAMIGLIA DI ANNE?
5 COSA SIGNIFICA CHE L'OLANDA SI DICHIARA NEUTRALE NEL CONFLITTO?
6 DOVE COSTRUISCE IL RIFUGIO IL PAPA' DI ANNE?
7 CHI VIVE IN QUELL'APPARTAMENTO NASCOSTO DIETRO UNA LIBRERIA?
8 PER QUANTO TEMPO ANNE VIVE NEL RIFUGIO E IN CHE GIORNO VIENE CATTURATA?
9 CHI E' IN FAMIGLIA L'UNICO SOPRAVVISSUTO AI CAMPI DI STERMINIO?
10 CHI TROVA IL DIARIO DI ANNE E A CHI LO CONSEGNA?
UN PAIO DI VIDEO PER CONOSCERE MEGLIO LA STORIA DI ANNE: