venerdì 11 aprile 2025

IL POPOLO YANOMAMI

 ABBIAMO LETTO QUESTO TESTO E CERCATO INFORMAZIONI:

Abitano nelle foreste pluviali e sui monti al confine tra il Brasile settentrionale e il Venezuela meridionale.

 

Le comunità Yanomami vivono nello yano, una grande casa comune capace di ospitare fino a 400 persone.

 

Lo yano, detto anche sciabono, ha la forma di un grande anello. Al centro c’è un ampio spazio aperto destinato alle danze, alle cerimonie e ai giochi; la circonferenza, invece, è coperta, ed è lì che le famiglie si riuniscono, ciascuna attorno al suo focolare.


Di notte le amache si dispongono attorno al fuoco per scaldare e delimitare lo spazio di ogni famiglia.

Come in molte tribù amazzoniche, le mansioni sono diversificate in base al sesso. Gli uomini cacciano selvaggina come pecari, tapiri, cervi e scimmie, e spesso utilizzano il curaro (un estratto vegetale) per avvelenare la loro preda.
Nonostante fornisca solo il 10% degli elementi nutritivi degli Yanomami, la caccia è considerata dagli uomini la più prestigiosa delle abilità e la carne è da tutti ritenuta un bene prezioso.
Nessun cacciatore mangia la carne dell’animale che ha ucciso, ma la divide tra i familiari e gli amici; in cambio riceverà carne da un altro cacciatore.

Le donne si occupano degli orti dove coltivano circa 60 tipi di piante diverse, che forniscono circa l’80% del cibo. Raccolgono anche noci, crostacei e larve di insetti. Il miele selvatico è molto apprezzato e gli Yanomami ne distinguono 15 tipi differenti.

Sia gli uomini che le donne pescano e durante le battute di pesca comunitarie viene utilizzato il timbò, un veleno molto particolare ricavato da una vite tropicale. Uomini, donne e bambini battono fasci di vite sull’acqua. Il liquido che ne esce stordisce i pesci che salgono in superficie e vengono raccolti con le ceste.

Gli Yanomami hanno un’immensa conoscenza delle piante e ne usano circa 500 tipi differenti per nutrirsi, curarsi, costruire le abitazioni e altri utensili. Provvedono al proprio sostentamento in parte con la caccia, la raccolta e la pesca, ma anche coltivando ortaggi e frutta in ampi orti ricavati nella foresta. Poiché il suolo amazzonico non è molto fertile, ogni due o tre anni gli Yanomami abbandonano il vecchio orto per aprirne uno nuovo.

 

Il mondo spirituale è parte fondamentale della vita degli Yanomami. Ogni creatura, roccia, albero e montagna ha un suo spirito. Qualche volta si tratta di spiriti ostili che attaccano gli Yanomami

 

Come spesso accade ai popoli cacciatori raccoglitori e a chi pratica la coltivazione a rotazione, agli Yanomami bastano meno di quattro ore al giorno per soddisfare tutte le proprie necessità materiali. Il resto del tempo lo possono così dedicare allo svago e alle attività sociali.
Le visite fra le comunità sono frequenti. Tra le numerose cerimonie ci sono quelle che celebrano le raccolte, come i frutti delle palme, e il reahu, un rito funebre con cui si commemora la morte di un individuo.

Gli Yanomami credono fortemente nell’eguaglianza fra le persone. Ogni comunità è indipendente dalle altre e non esistono “capi”. Le decisioni vengono prese attraverso il consenso, spesso dopo lunghi dibattiti durante i quali chiunque può dire la sua.

Il legno della foresta è usato per costruire case, utensili e armi, ma anche come combustibile e per molti altri scopi. Varie specie fibrose sono utilizzate per realizzare corde e fasce, per intrecciare cesti e amache temporanee. Mentre da molte altre ricavano tinture, veleni, medicine, pitture per il corpo, tetti, profumi, droghe allucinogene e così via.

Effettivamente, a parte i prodotti degli orti, il cotone, la selvaggina, i pesci e, attualmente, qualche manufatto esterno come tegami e coltelli, virtualmente ogni cosa che gli Yanomami utilizzano proviene dalle piante della foresta.

Certo, questa parte del loro sapere è fondamentale per i cacciatori e per tutte le attività di raccolta.

Per esempio, sanno quali sono gli alberi che, una volta caduti e in fase di decomposizione, ospitano larve d’insetto commestibili (a volte gli Yanomami li fanno cadere deliberatamente a questo scopo). Conoscono le specie che nutrono la popolazione dei bruchi commestibili in certi periodi dell’anno, e quali sono i fiori preferiti dalle numerose specie di api da miele selvatico che loro riconoscono.

Tuttavia, non è solo una conoscenza utilitarista: gli Yanomami sono grandi osservatori della natura e nel corso di tutta la vita continuano ad accumulare conoscenze sulle complesse relazioni tra piante e animali, sulla base delle proprie esperienze dirette.

 

10 DOMANDE SUGLI YANOMANI

 

1 Dove abitano gli Yanomami?

2 Come si chiama la loro grande casa dove vivono tante persone insieme?

3 Quante persone circa possono vivere in una casa Yanomami?

4 Cosa fanno gli uomini Yanomami per trovare da mangiare?

5 Le donne Yanomami cosa coltivano nei loro orti?

6 Oltre alle piante coltivate, cosa raccolgono le donne nella foresta?

7 Come fanno gli Yanomami a prendere i pesci nel fiume? Usano qualcosa di speciale?

8 Gli Yanomami conoscono tante piante? Per cosa le usano?

9 Credono che le montagne e gli alberi abbiano uno spirito?

10 Cosa fanno gli Yanomami quando non devono cercare cibo o lavorare?


ABBIAMO CERCATO DI CAPIRE COME E' FATTO UNO YANO, LO ABBIAMO IMMAGINATO COSI':



















IN QUESTO VIDEO, PREPARATO DALLA MAESTRA PAOLA , ABBIAMO POTUTO VEDERE COME E' IN REALTA':


https://spark.adobe.com/page/oL9CALNVyRt4x/?authuser=0

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